L'Osservatorio turistico della Valle d'Aosta di turismOK ha rimodulato, a causa della pandemia ancora in corso, la consueta indagine sull’andamento del turismo invernale della nostra regione. L’attenzione si è rivolta a due attori del turistico valdostano: le agenzie immobiliari, coinvolte anche in dinamiche turistiche e non solo residenziali, dall’altro i noleggi sci. Tale cambiamento rispetto alle consuete analisi ed elaborazioni è stato necessario per diversificare le analisi e non mancare l’occasione di delineare un quadro del turismo montano sempre più completo per capirne lo stato di salute attuale, oltre che la storia recente.
Nella presente indagine ci si è occupati di elaborare i dati ottenuti dalle agenzie immobiliari in ambito turistico per i mesi di aprile e maggio 2021.
È stato raggiunto un campione sufficientemente rappresentativo della totalità delle agenzie immobiliari coinvolte: sono stati 17 gli intervistati (pari a circa il 27% del totale censito dall’Osservatorio Turistico), equamente ripartiti per comprensorio turistico.
Il risultato dell’elaborazione viene presentato dividendo in due parti l’analisi fra domande specifiche relative al periodo di restrizioni e le scelte dei clienti in una situazione di normalità.
L’obiettivo è stato quello di comprendere come la pandemia abbia modificato, se lo ha fatto, le abitudini e gli interessi dei viaggiatori e dei proprietari delle seconde case in Valle d’Aosta.
Oltre l’85% delle agenzie operanti nel settore turistico si collocano nei comprensori di Aosta e dintorni, del Monte Bianco o del Monte Cervino. Una parte residuale invece, occupa i restanti comprensori ad eccezione di quello del Gran Paradiso e del Gran San Bernardo nei quali non è stato possibile raggiungere alcuna agenzia immobiliare.
Nonostante il numero iniziale di intervistati raggiunti fosse pari a 21, quattro di questi hanno dichiarato di non occuparsi direttamente di turismo, non sono stati quindi considerati nel computo complessivo delle analisi. Di coloro che hanno risposto in maniera affermativa, si è diviso fra chi se ne occupa solo nella propria zona e chi, invece, ha un raggio d’azione più ampio e che si estende su tutta la Valle d’Aosta. Poco meno di 1/5 dei rispondenti ha la capacità di occuparsi di locazione turistica sull’intero territorio regionale, mentre il restante 82% solamente nella propria zona.
Incrociando i dati si comprendere come siano le agenzie site in Aosta e dintorni e nella Valle centrale ad occuparsi di locazione turistica sull’intera regione. I restanti appartenenti agli altri comprensori, al contrario, si interessano esclusivamente per la singola zona di riferimento.
Circa i 2/3 degli intervistati ha poi comunicato di avere un numero sufficiente di alloggi da dare in locazione ai propri clienti. Ma una parte consistente, pari a circa 1/4 ha dichiarato invece che il numero di alloggi a disposizione non sia sufficiente a coprire le richieste. Tali risposte suggeriscono come la domanda presente non sia assente nonostante il periodo attuale e che questo tipo di proposta potrebbe essere meglio saturata se ci fossero maggiori capacità in termini di offerta.
Al contrario il rimanente 12% ha espresso di possederne anche troppi alloggi rispetto alla domanda attuale.
PREFERENZE DELLA CLIENTELA MEDIA
Dal punto di vista delle richieste della clientela si sono valutati diversi aspetti per cercare di analizzare le preferenze degli affittuari.
Nello specifico, una prima domanda ha riguardato le dimensioni dell’alloggio in termini di posti letto: di norma vengono preferite soluzioni dai 3 ai 4 posti letto per oltre il 55% degli intervistati. Una parte consistente e vicina al 33% ha invece dichiarato che il cliente medio preferisce sistemazioni con 6 posti letto. Le dimensioni tendono a suggerire la presenza di clientela prevalentemente familiare o di gruppi di più grandi dimensioni che si affidano a tali agenzie come, ad esempio, compagnie di amici che trascorrono un periodo in una località montana della Valle d’Aosta.
Nello specifico delle analisi svolte, si è potuto notare come sia stato il comprensorio di Aosta e dintorni e quello del Monte Bianco ad avere una maggioranza di richieste per alloggi con 4 posti letto. Il Monte Cervino spicca invece per richieste di alloggi con un numero maggiore e pari a 6.
In termini di caratteristiche maggiormente apprezzate dalla clientela, la centralità rispetto al luogo di villeggiatura è considerato un fattore fondamentale per circa il 40% dei rispondenti. La vista panoramica e l’isolamento rispetto all’ambiente circostante e a situazioni di vicinanza con luoghi rumorosi contano per oltre il 50% delle risposte, ad indicare la volontà di ricerca di un luogo tranquillo nel quale trascorrere la propria vacanza, e che sia poco distante dalle attività principali facilmente raggiungibili (anche senza la necessità di avere mezzi propri in loco).
Diversa è la situazione in termini di preferenze per le caratteristiche degli alloggi: in termini di disposizione funzionale dell’alloggio la richiesta di un’area verde si trova al primo posto con circa la metà dei rispondenti che dichiara che la volontà del cliente di averla come plus della struttura in affitto.
Dal punto di vista della durata del periodo di villeggiatura, mediamente vengono preferiti periodi che spaziano da una a due settimane per quasi l’80% dei rispondenti. Periodi più lunghi di soggiorno sono scelti in misura minore, anche se pari a poco oltre 1/4 degli intervistati, con periodi di permanenza fra le due e le 4 settimane.
La volontà dei clienti che usufruiscono dei servizi di agenzia, sembra essere quella di permanere nella località per un periodo piuttosto lungo all’insegna del relax e della comodità.
Infine, in termini di servizi di gestione più richiesti si ha sicuramente l’accoglienza degli ospiti al momento dell’arrivo e la pulizia dell’alloggio, considerati elementi imprescindibili per poter effettivamente decidere di procedere con l’affitto dell’appartamento.
IL PERIODO DEL COVID
Data la particolare situazione sanitaria alcune domande si sono focalizzate principalmente su tale aspetto di pandemia COVID, per comprenderne l’eventuale differenza rispetto ad una situazione di normalità.
Analizzando per prima cosa il periodo degli ultimi 5 anni per il mercato delle seconde case, si è potuto notare una certa propensione alla crescita del mercato stesso (secondo quanto riportato dal 50% dei rispondenti), che ha registrato un aumento degli acquisti di tale tipologia di immobili nel territorio valdostano. Per il 35% di loro invece, tale ambito dell’economia alpina è rimasta pressoché stabile.
Concentrandosi sullo stesso fenomeno ma fra diversi comprensori, si nota una crescita di tale mercato principalmente nel comprensorio del Monte Cervino, con quasi il 70% che dichiara un effettivo innalzamento dei prezzi di mercato delle seconde case e, in parte, in quello del Monte Bianco. Una non trascurabile riduzione o stabilità è invece notabile in quello di Aosta e dintorni, mentre nelle restanti località l’invarianza dei prezzi tende ad essere preponderante.
Una prima domanda legata specificamente al periodo di epidemia, ha voluto indagare se la richiesta di locazioni turistiche sia aumentata dopo il suo inizio. Complessivamente, si può dire che poco oltre il 50% delle agenzie ha stabilito che non ci sono state differenze evidenti in termini di richieste di locazioni dopo il COVID.
Nonostante ciò, circa il 35% ha stabilito che, sebbene la situazione non si sia modificata di molto, un leggero incremento è stato notato nelle richieste di locazioni turistiche nella località di attività dell’agenzia immobiliare.
Allo stesso modo si è potuto notare come sia accresciuta per solo 1/4 dei rispondenti l’offerta di immobili da fornire in locazione. Per oltre il 50% è rimasta identica e per un altrettanto 25% è invece diminuita.
Un cambiamento significativo e da segnalare è stato il ritorno all’uso da parte degli stessi titolari delle seconde case date in affitto. Visto il periodo di pandemia, non sono stati evidentemente pochi i proprietari che hanno approfittato per raggiungere la seconda casa fuori dalla propria regione o, per coloro che vi risiedevano già all’interno, per utilizzarla maggiormente.
Infatti, circa il 65% dei rispondenti sostiene che siano aumentati i proprietari che hanno usato loro stessi l’abitazione durante il periodo di pandemia.
Si è voluto poi indagare il lato economico per cercare di comprendere se i valori delle transazioni siano cambiati dopo il COVID, e in che modo. In effetti, è avvenuta una variazione anche se solo per il 25% degli intervistati. Infatti, tali soggetti hanno dichiarato di aver notato una crescita nei prezzi di affitto e principalmente nel comprensorio del Monte Bianco. Nonostante ciò, la stragrande maggioranza delle risposte è stata negativa, non segnalando nessun tipo di modifica per oltre il 60% delle agenzie intervistate.
Infine, una domanda ha riguardato la possibilità di una crescita di interesse nei confronti dell’acquisto di una seconda casa da parte di nuovi clienti. La percentuale di agenzie che ha risposto positivamente è molto elevata e raggiunge quasi il 90% di loro, ad indicare che, nonostante la pandemia, la volontà di investimento nel settore immobiliare montano e alpino non sembra essere per nulla in calo.
In poche righe non possiamo essere esaustivi e dare una fotografica completa della situazione, ma crediamo fortemente che i dati possano aiutare nel loro insieme a migliorare l’offerta turistica e ad indirizzare le scelte imprenditoriali degli operatori di questo importante settore.
Disponiamo di molti dati sui flussi delle aziende turistiche, statistiche sugli operatori del ricettivo, studi sulle caratteristiche dei turisti e molte altre analisi in campo turistico-ricettivo.
I dati sono messi a disposizione di investitori e analisti che volessero approfondire la tematica anche grazie ai servizi annessi di turismOK, azienda di management & marketing turistico titolare del marchio Osservatorio turistico della Valle d’Aosta.
Per conoscere tutti i dati turistici della Valle d’Aosta potete approfondire qui.