Sebbene il momento storico in cui scriviamo sia molto difficile, abbiamo deciso comunque di pubblicare la nostra consueta rubrica sull’analisi dei dati sul turismo di montagna, che oggi,  prendendo in considerazione la situazione turistica valdostana dell’anno 2019, può rappresentare una buona notizia per coloro che lavorano nel settore.

L’analisi riassume i risultati complessivi in termini di flussi turistici registrati nell’anno appena trascorso. Si tratta di dati che con l’evolversi repentina dell’emergenza sanitaria in corso potrebbero non trovare conferma nel 2020, sebbene la sensazione fosse quella di un avvio dei primi due mesi dell’anno in netta crescita.

L’obiettivo di questo articolo è quello di fornire ai gestori di strutture ricettive, agli operatori turistici ed a tutti gli addetti ai lavori del comparto dati e spunti sui quali poter fare alcune riflessioni a carattere strategico.

I dati sono stati recentemente resi noti dall’Assessorato al Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni Culturali della Regione Valle d’Aosta ed elaborati dall’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta.

Arrivi e presenze nel 2019 in Valle d’Aosta

arrivi e presenze turisti 2019 valle d'aosta

La Valle d’Aosta, come la maggior parte delle località turistiche montane, anche nel 2019 continua a caratterizzarsi per due stagioni forti che, singolarmente rappresentano circa il 45% del totale. Se i flussi della stagione invernale sono distribuiti su 4 mesi, nell’estate questi si concentrano principalmente nei mesi di luglio e agosto. Hanno invece poca forza gli altri 6 mesi delle stagioni intermedie che costituiscono l’11% circa delle presenze.

variazione presenza turisti 2019 valle d'aosta

L'ultimo anno risulta il migliore degli ultimi 10 anni sia in termini di presenze (oltre 3,6 milioni di presenze; +17%) che di arrivi (+37%). Questo risultato è stato possibile grazie alle presenze registrate in alcuni mesi quali luglio (+6% rispetto al 2018 con +35.726 presenze) agosto e novembre che registrano nei confronti dell'anno precedente rispettivamente +5% e +9%. Al contrario, tra i mesi che hanno registrato un minor flusso di turisti è bene ricordare i dati negativi di febbraio, marzo e maggio con, rispettivamente, -24.557, -20.152 e -3.691 presenze in confronto al 2018.

presenze turisti 2019 valle d'aosta

Nel 2019 sono circa 2,9 le notti medie soggiornate nelle strutture ricettive ufficiali valdostane, mentre nel 2010 erano pari a 3,4. Nell’ultimo decennio la permanenza media, ovvero il numero di notti che i turisti trascorrono nella nostra Regione, è quindi progressivamente diminuita fino a stabilizzarsi intorno all’attuale dato dal 2016.

Mercati di approvvigionamento del turismo di montagna valdostano nel 2019

Passando alla ripartizione delle presenze per provenienza è possibile notare una costanza della componente di ospiti stranieri che, nel 2019, con 1,5 milioni di ospiti hanno rappresentato circa il 42% del totale, dato leggermente in calo se confrontato col 2018. Di poco inferiore, dunque, rispetto al passato il tasso di internazionalizzazione: negli ultimi 10 anni le presenze italiane sono aumentate dello 0,4%, mentre quelle straniere sono aumentate del 51% circa (54% del 2018).

Le principali regioni di provenienza dei turisti italiani rimangono sempre Lombardia, Piemonte e Liguria che, da sole, spostano il 69% dei turisti italiani in Valle d'Aosta. Dall’analisi degli ultimi dati relativi a queste tre regioni di provenienza emerge addirittura un aumento di oltre 25.000 presenze. Si riducono invece i turisti provenienti dalle altre regioni italiane a differenza della lieve crescita registrata da quelli umbri e da quelli della provincia di Bolzano.

A livello di presenze straniere, da qualche anno la Valle d'Aosta rappresenta una meta interessante principalmente per Regno Unito, Francia, Svezia e Svizzera, mercati che pesano oltre il 52% del totale (1.512.524) e, a differenza del 2018, sono diminuiti tra 11% e l’8%.

provenienza turisti 2019 valle d'aosta

La differenza più marcata tra questi mercati è data dalla permanenza media, più bassa per quelli transalpini (1,8 notti) maggiore per Regno Unito e Svezia (intorno ai 5 giorni). Tuttavia, è bene considerare le peculiarità di ogni singolo paese e non è sempre corretto attribuire una relazione diretta tra distanza e permanenza media, come emerge per il Australia, mercato con una permanenza media limitata.

internazionalizzazione turisti 2019 valle d'aosta

Prendendo, poi, in esame le presenze dei singoli paesi stranieri rispetto al 2018 è possibile notare un aumento di circa 1.100 presenze degli ospiti tedeschi (+2% circa) e un aumento di quelli olandesi pari a circa 4.700 presenze (+6% circa), al contrario si nota una discreta diminuzione di quelli svedesi (-5.600 presenze circa, ovvero -4%) e una più marcata inflessione negativa degli ospiti britannici con oltre 42.000 presenze in meno (-11% circa).

 

Risultati per comprensorio turistico montano della Valle d’Aosta

Per quanto concerne i comprensori valdostani, come è possibile vedere nel grafico sotto riportato, nel 2019 oltre la metà delle presenze sono state registrate nei comprensori con le località sciistiche di punta; il Gran San Bernardo è il fanalino di coda con un peso sul totale del 3% e 118 mila presenze.

dati comprensori turistici 2019 valle d'aosta

Nel corso dell’ultimo anno, il flusso turistico nei comprensori del Monte Cervino e del Monte Bianco sono diminuiti dell’1% a fronte di un significativo aumento in quello del Gran Paradiso (+17,310 presenze ovvero +4%). Quest’anno, a differenza del 2018, l’unico comprensorio che arriva a superare le 4 notti di permanenza media è risultato essere quello del Monte Cervino, mentre tutti i restanti comprensori si attestano su una media di 2,5 notti. Il comprensorio del Monte Rosa è risultato al secondo posto con oltre 3 notti di permanenza media. La Valle Centrale risulta essere in linea con i dati dello scorso anno con una permanenza media di circa 2 notti.

 

Risultati per tipologia di struttura dell’offerta turistica valdostana

La soluzione alberghiera rappresenta, complessivamente, la scelta del 71% degli ospiti (62% in albergo e 9% in RTA). Tuttavia, la ripartizione tra alberghiero ed extralberghiero varia a seconda del periodo considerato; infatti, nel mese di agosto la componente alberghiera è scelta solo dal 54% degli ospiti. Con uno sguardo alle altre tipologie di strutture ricettive, meglio delle RTA vi sono solo i campeggi che sono stati scelti da circa il 7% dei turisti.

Le strutture ricettive alberghiere, nel corso del 2019, hanno riportato buone performance per le categorie alte; gli hotel di 4 e 5 stelle hanno infatti aumentato, rispettivamente, di 51 mila presenze (pari al 7%) e di 26 mila presenze (pari al 34%) a differenza delle categorie più basse che hanno visto una riduzione, in media, del 7% in contrapposizione al periodo precedente.

 

Tasso di occupazione per comprensorio turistico montano in Valle d’Aosta

Infine, per quanto concerne il tasso di occupazione netto (rapporto tra presenze ufficiali su giornate letto rispondenti), in media, la Valle d’Aosta è stata occupata per il 26%, dato leggermente in calo rispetto al 2018 (pari al 27%). Il comprensorio del Monte Cervino si contraddistingue per i valori più alti con un tasso di occupazione del 34% mentre quello del Gran San Bernardo per quelli più bassi pari a circa il 12%.

occupazione strutture turistiche 2019 valle d'aosta

Conclusioni

L’osservatorio turistico della Valle d’Aosta lavora costantemente per analizzare dati e delineare i principali trend turistici.

L’obiettivo costante è quello di dare scientificità ad un comparto, quello turistico, estremamente importante per l’economia valdostana.

I dati sono messi a disposizione di investitori e analisti che volessero approfondire la tematica anche grazie ai servizi annessi di turismOK, azienda di management & marketing turistico titolare del marchio Osservatorio turistico della Valle d’Aosta.